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Come approcciare una donna: tipi di approccio

Come approcciare una donna: tipi di approccio

Molti uomini non lo sanno, ma ci sono vari tipi di approccio.

Una donna può essere approcciata in modi molto diversi tra loro, come spiegato nell’Ebook Come conoscere donne nuove.

Bada: quello di cui sto parlando è solo l’approccio a freddo vero e proprio, cioè andare da una donna che non conosci e iniziare a parlare con lei. Dopo ci sarà da creare attrazione e rapport, seguendo le fasi della seduzione, ma ora ci focalizziamo solo sulla prima fase che è l’approccio in senso stretto.

Questo è il secondo articolo della serie sulle basi dell’approccio, ti consiglio anche di leggerti quello sulle regole fondamentali. Se non vuoi perderti quelli futuri puoi iscriverti ai nostri Feed RSS o ricevere comodamente gli articoli via e-mail.

Quindi, in base a cosa distinguiamo i tipi di approccio?

In base alla quantità di interesse che mostriamo alla donna, e al come esprimiamo questo interesse.

Banalmente, un “Hai da accendere?” ci fa mostrare molto meno interesse di un “Sei bellissima”.

come approcciare una donna

Seguendo questo ragionamento, una prima e fondamentale distinzione è quella tra approccio diretto, indiretto, indiretto puro e semidiretto.

In base all’interesse mostrato, li classifichiamo così:

Approccio:                       Grado di interesse mostrato:

 

INDIRETTO PURO……. Nullo

INDIRETTO…………………Basso

SEMIDIRETTO…………………Medio

DIRETTO…………………………….Alto

L’approccio diretto

Nell’approccio diretto noi rendiamo chiare fin da subito le nostre intenzioni, nel senso che facciamo subito capire che ci stiamo provando. Diamo il massimo di interesse possibile.

Un approccio di questo tipo può essere:

Ciao, mi piaci e ti voglio conoscere

Ciao, ti ho vista e pensavo che sarebbe stato veramente un peccato non venirti a parlare

Sei splendida, io sono Reborn” (però metti il tuo nome al posto del mio!!! 🙂 )

Nell’approccio diretto conta molto la sincerità, quindi le frasi che ho scritto sono puramente indicative. Se hai intenzione di usarlo, ti consiglio di andare dalla fortunata e dirle semplicemente quello che pensi.

L’approccio indiretto e indiretto puro

Nell’approccio indiretto non facciamo subito capire le nostre intenzioni. Soprattutto, non le facciamo assolutamente capire con il linguaggio verbale (quello che diciamo).

Si deve però fare una distinzione sulla base di molte variabili come il linguaggio corporeo, il paraverbale, il contesto ecc. ecc.

Ci sono infatti approcci indiretti, nei quali anche se non lo dici apertamente, entrambi sapete che ci stai provando.

Ad esempio se in discoteca, o in un locale notturno, chiediamo un’informazione su che locali andare, entrambi sapremo quello che sta succedendo.

Se invece per la strada chiediamo un’informazione geografica, non penserà che ci stiamo provando.

Cosa è cambiato?

E’ cambiato il contesto e anche il modo con cui ho detto le due frasi.

Esempi di approcci indiretti possono essere:

Ciao, pensi che mi stia bene questo cappello / giacca / pantaloni ecc. ecc.?

Ciao, posso chiederti dove hai preso quel vestito / scarpe / maglietta ecc. ecc. ?” Ne vorrei regalare uno ad una mia amica /sorella

Sai se qui fanno da bere bene?

Invece, con un approccio indiretto puro, lei non capisce assolutamente che ci stiamo provando, almeno a livello razionale. Un approccio indiretto puro spesso si attua chiedendo un’informazione.

L’approccio semidiretto

Nell’approccio semidiretto il nostro verbale fa capire che ci stiamo provando, anche se non lo diciamo apertamente.

Come è possibile?

E’ possibile nel momento in cui dici una cosa, magari divertente, che non è esplicitamente legata al tuo intento, ma è ovvio che ci stai provando.

Ad esempio:

Senti, dimmi una cosa: cosa si prova a stare vicino ad un ragazzo figo come me?” 🙂

Eccomi, scusa per il ritardo, è molto che mi aspetti?” 🙂

Ciao, io e il mio amico ci stavamo chiedendo… qual è il modo migliore per approcciarvi?” 🙂

… uno dei miei preferiti è il seguente, fatene buon uso…

Sto facendo una statistica: quanti approcci ricevete a sera?

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Ora, il punto è: quale approccio va meglio? Quale va peggio?

Voglio che sia chiaro: non esiste un approccio migliore in assoluto.

Esiste un approccio che va meglio di un altro in una determinata situazione, a seconda di molte variabili. A seconda quindi della persona che approccia, della donna che viene approcciata, dello stato d’animo dei due, del contesto e di molte altre cose.

Come scegliere?

Grazie al ragionamento e alla pratica. Provando e riprovando vedi quello che va meglio per te. Non solo: vedi quello che va meglio per te in una determinata situazione.

Ti faccio un esempio: io all’inizio ero molto indiretto, poi migliorando la mia subcomunicazione sono spesso passato al diretto.

Questo non significa che uno sia migliore dell’altro, significa che per me, per come sono fatto, uno funziona meglio dell’altro.

In certe situazione però preferisco usare l’indiretto, magari quando la ragazza che voglio approcciare sta in un gruppo di uomini.

Una cosa però voglio che sia chiara: quello che dici conta molto molto poco.

Molti credono che con la frase giusta l’approccio funzioni sempre, questa è una grandissima cazzata.

Quello che conta è come dici le cose, il tuo tono, il tuo volume, il tuo linguaggio corporeo ecc. ecc.

Una volta migliorata la subcomunicazione, è possibile approcciare con qualunque frase.

Per capire bene i vari tipi di approccio e sapere come usarli prendi la tua copia dell’Ebook Come conoscere donne nuove.

Marco

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