HomePsicologia femminilePerché una donna non vuole essere percepita come “facile” o “puttana”?

Perché una donna non vuole essere percepita come “facile” o “puttana”?

Perché una donna non vuole essere percepita come “facile” o “puttana”?

Una donna non vuole essere percepita come “una facile”, per lo meno la maggior parte delle donne non vuole esserlo. Questo guiderà i suoi comportamenti e farà in modo che il suo agire non causi i classici commenti maschili come ad esempio: “Quella è un puttana, ci sta con tutti”.

Ma qual è la motivazione di tutto questo? Perché per una donna è così importante sapere di non essere percepita come una facile?

Ci sono due ragioni, una sociale e l’altra personale.

Seguendo la motivazione sociale, è stato teorizzato che in epoca primitiva una donna tendesse a scegliere un maschio beta per quel che riguardava il prendersi cura di lei, e un maschio alpha per la riproduzione.


Il motivo è semplice: il maschio beta, quello che piace meno, ha meno probabilità di stare con molte donne, quindi in linea di massima le sarà più donna-facile-puttanafedele, offrendole quindi più sicurezza.

D’altro canto il maschio alpha, cioè colui che piace molto, tenderà ad accoppiarsi con molte più donne e non darà garanzie di sicurezza, ma avrà geni migliori che saranno passati alla prole, dando ad essa più possibilità di sopravvivenza.

Nel momento in cui una donna veniva percepita come una che si accoppiava facilmente i beta perdevano interesse dato che c’era il rischio che la prole non fosse la loro. Questo era un problema perché una donna non poteva permettersi di perdere l’appoggio di un uomo.

Perché?

Perché un tempo le donne erano molto più esposte ai pericoli una volta che erano incinta, non c’erano le leggi di oggi, e anche quando i figli fossero nati, avrebbero avuto bisogno di qualcuno che si prendesse cura di loro (la madre) e li proteggesse (il padre o il beta).

Sempre collegato a questo discorso possiamo trovare un altro motivo (la questione personale) per cui una donna non vorrà essere percepita come facile. Una donna infatti, soprattutto in epoca primitiva ma anche ai giorni nostri, deve essere sicura che se rimane incinta il maschio non le abbandoni.

Per questo, spesso, anche se piaci molto a una donna ed è sicuro che farete sesso, lei aspetta per vedere come ti comporti. In quel periodo di tempo sei sotto osservazione non per determinare se piaci o meno, me per stabilire se dai o meno la sicurezza di cui ha bisogno.

Ovviamente il preservativo ha slegato il rapporto sessuale dal concepimento, ma ciò non toglie che:

  • Quello di cui parlo sia un istinto radicato, non solo una questione logica razionale, di conseguenza una donna può anche pensare razionalmente che il pericolo di concepimento sia minimo, ma il suo istinto, la parte più forte, la guiderà verso la ricerca di sicurezza
  • C’è sempre il rischio che una donna rimanga incinta, nessun metodo anticoncezionale è sicuro al 100%.

Le domande quindi sono due:

1. Cosa comporta quindi, nella pratica, il fatto che una donna non voglia essere etichettata come una “puttana”?

2. E come gestire questo suo bisogno di sicurezza?

Sono questioni molto importanti, ho deciso quindi di parlarne in più articoli di modo da trattare in modo esauriente l’argomento. Nel prossimo articolo parlerò quindi della prima questione, e nell’articolo dopo della seconda.

Marco