HomePsicologia femminileCome capire i bisogni secondari di una donna in base al contesto che frequenta

Come capire i bisogni secondari di una donna in base al contesto che frequenta

Come capire i bisogni secondari di una donna in base al contesto che frequenta

Per conquistare una donna è necessario soddisfare i suoi bisogni primari e i suoi bisogni secondari.

Cosa sono questi bisogni?

I bisogni primari sono i bisogni riproduttivi, quindi il bisogno di avere un uomo dotato di determinate caratteristiche che assicurino la sopravvivenza di una donna e dei suoi figli.

I bisogni secondari sono invece i bisogni personali di ogni donna.

Ogni donna quindi avrà in comune i bisogni primari, che sono fissi e al massimo possono variare di intensità,  ma si differenzierà per i bisogni secondari, che essendo personali variano da donna a donna.

Come si identificano i bisogni secondari di una donna?

Un metodo per farlo si basa sul leggere il contesto di appartenenza di una donna e fare delle ipotesi.

capire bisogni donnaSpieghiamoci subito con un esempio.

Diciamo che conosci una donna che va molto in palestra e frequenta spesso, anche fuori, amici culturisti.

Non parlo del tuo amico con un bel fisico, parlo proprio di body builder ben formati, quelli strapieni di muscoli. 🙂

Ora, sapendo questo, tu puoi ipotizzare che un suo bisogno secondario sia stare con una persona particolarmente muscolosa.

Questa è solo un’ipotesi che puoi fare, non è una certezza, ma puoi ad esempio trovare più prove guardando chi sono i suoi ex ragazzi: sono uomini particolarmente muscolosi o no?

Bene, ora però qualcuno potrebbe giustamente sollevare un’obiezione, potrebbe dire che i muscoli favoriscono (meglio: favorivano) la sopravvivenza e quindi sono legati ai bisogni primari.

Questo è vero e non è vero, perché se è vero che un corpo più muscoloso in epoca preistorica aiutava di sicuro la sopravvivenza è anche vero che il fatto di avere un corpo come quello dei culturisti (non solo muscoloso, ma anche tonico) era del tutto ininfluente e anzi avere troppi muscoli sarebbe stato d’intralcio.

Si possono fare quindi diverse considerazioni e ipotesi, ma abbandonando il piano teorico, che ci interessa fino a un certo punto, possiamo notare come il contesto di appartenenza possa essere indicatore di ciò che piace a una donna.

Bisogna fare comunque alcune considerazioni importanti…

In primo luogo, i bisogni secondari cambiano e si modificano nel tempo, quindi ciò che piace a un donna ora può non piacerle in futuro.

Inoltre una donna verrà influenzata dal contesto in cui si trova: tornando all’esempio è poco probabile che una donna sia nata con la passione per i culturisti, è molto più probabile che i suoi gusti abbiano preso quella direzione nel tempo.

In secondo luogo, possiamo usare questo metodo solo per fare delle ipotesi. Tornando all’esempio, se una ragazza ha avuto tutti gli ex ragazzi culturisti può essere che frequentano praticamente solo quel tipo di ambiente abbia trovato solo quel tipo di uomini, e che quindi i bisogni secondari c’entrino poco.

In terzo luogo c’è un meccanismo, una dinamica sociale che interviene a legare bisogni secondari e bisogni primari, dinamica su cui si basa una metodologia seduttiva molto efficiente, perché comporta poco sforzo e massimo rendimento, di cui parleremo nel prossimo articolo.

Marco