HomeApproccioCome approcciare una ragazza che porta le cuffie: la soluzione di questo non problema

Come approcciare una ragazza che porta le cuffie: la soluzione di questo non problema

Come approcciare una ragazza che porta le cuffie: la soluzione di questo non problema

Ti è mai capitato di incontrare qualche bella ragazza che portava le cuffiette per sentire musica? E… magari avevi paura di approcciarla per timore di non disturbare?

Credo che a tutti sia capitato almeno una volta. Bene, con questo articolo voglio dimostrare che la paura di provarci con una ragazza con le cuffiette è una vera e propria sega mentale.

Ma voglio prima fare un passo indietro per illustrarvi una tendenza sociale a mio parere dannosa che deve essere infranta immediatamente.

Mi spiego meglio, ogni giorno mi capita di salire in pullman per andare in un determinato posto. Il pullman, come voi sapete, è un veicolo dove c’è molta gente seduta o in piedi, che aspetta. Aspetta la propria fermata in uno spazio ristretto dove è facile trovarsi molto vicino a sconosciuti.

Insomma, ci sono tutte le premesse che nell’attesa si cominci ad attaccare bottone con gli sconosciuti, quindi questo dovrebbe accadere giusto?

Sbagliato.

approcciare ragazza cuffie

Quando entro dentro, la scena ha del tragicomico.

Gente seduta che guarda il vuoto come un vero e proprio zombie, o che controlla nervosamente il cellulare guardando la bacheca di facebook sul cellulare. A completare il quadro, quelli che a cui farebbe piacere scambiare quattro parole hanno paura di disturbare. Insomma una scena che deve essere cambiata, siamo esseri sociali cavolo!! Siamo fatti per interagire, è nella nostra natura.

Lo stesso scenario si ripete anche fuori dai pullman, ad esempio nelle sale d’attesa, dove quei pochi che parlano con gli sconosciuti lo fanno per lamentarsi del fatto che aspettano troppo, insomma veramente triste.

Da tutto questo nasce la credenza che non bisogna disturbare una persona che guarda il cellulare, o una ragazza che ascolta la musica.

Niente di più sbagliato. Anzi, le persone che sembrano “ impegnate a fare qualcosa” sono quelle che hanno più voglia di fare quattro chiacchiere. Certo perché se guardi il motivo per cui fanno così, è perché  si stanno annoiando.

Te lo ripeto, guardare il cellulare in modo svogliato o ascoltare musica è un chiaro segno che quella persona non sa come occuparsi il tempo, e parlare con gli sconosciuti o essere approcciati è un modo molto più divertente per passare il tempo. Ricordati che siamo esseri sociali, e che è nella nostra natura costruire rapporti.

Una volta detto questo, approcciare una ragazza con le cuffie dovrebbe risultare facile quanto approcciare una ragazza senza cuffie anzi, dovrebbe essere ancora più facile 🙂

Passiamo alla parte pratica…

Hai due possibilità.

La prima è iniziare a parlare facendo finta di non vedere che lei ha le cuffie o, meglio ancora, come se supponessi che lei possa sentire.

La seconda possibilità è usare il linguaggio non verbale, cioè gesticolare un po’ di più e far notare la tua presenza.

Puoi ad esempio toccarle una spalla, oppure fare un gesto palese che mostri il gesto di togliersi le cuffiette, puoi perfino farlo in modo simpatico.

Bene, ma cosa dire non appena si è tolta le cuffie?

Se non sai come iniziare posso darti una mano con qualche esempio di approccio:

“Cosa stai ascoltando di bello?” 🙂

“Vedo che sei tutta gasata, fammi ascoltare la canzone che sono curioso!” 🙂

“Scommetto che stai ascoltando qualcosa di trasgressivo, mi piace” 🙂

Guardando il suo look: “Fammi indovinare.. scommetto che stai ascoltando [inserisci il nome di una band o un cantante] ” 🙂

“Ascolti bella musica  e non la condividi con nessuno?” 🙂

“Facciamo una scommessa… se indovino il cantante al prossimo suo concerto mi ci porti tu” 🙂

“Visto che non me ne intendo molto di musica, appena ti ho vista con le cuffie, ho pensato di  assumerti come guida musicale… portami per la retta via!” 🙂

Quindi… basta seghe mentali, si possono tranquillamente approcciare e conoscere ragazze che portano le cuffie! 🙂

Niko