HomePsicologia femminileInesperienza con le donne e scarse capacità sociali – “Disastro”

Inesperienza con le donne e scarse capacità sociali – “Disastro”

Inesperienza con le donne e scarse capacità sociali – “Disastro”

Ecco un altro racconto della nostra cara skittish: un appuntamento di un bel po’ di tempo fa che è andato un po’ di m***a 🙂 … per usare un eufemismo.

Come al solito, dopo il racconto farò le dovute considerazioni, ma vi dico subito una cosa: dal racconto capirete molte cose che non bisogna fare quando si esce con una donna.

D’altronde inesperienza e scarse capacità sociali di certo non possono portare a nulla di buono, non solo con le donne, ma in ogni ambito della vita.

inesperienza con le donne

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Sms “ti aspetto giù”, io scendo e non vedo nessuno. Fa un colpo di clacson, mi giro e vedo una persona in un’auto… mi avvicino un po’ dubbiosa, guardo dentro ed è lui. Entro.
“Ciao” dice lui che ha le mani sul volante e non le scolla.
“hei ciao… avevo paura di infilarmi nell’auto di qualcun altro.. “
La sua auto puzza. Sembra che abbia dimenticato il borsone della palestra da mesi nel bagagliaio… O forse ci nasconde un cadavere!?… Abbasso il finestrino e tengo la testa quanto più possibile verso fuori… non si può respirare accidenti a lui! …Sul cruscotto davanti a me ci sono cosa?!???? Cosa??? Vedo bene??? Delle figurine!!???? Non ci posso credere… ‘ora scendo e torno a casa’ sto pensando, ma lui parte…. La mia mente cerca furiosamente una scusa plausibile per tirarsi fuori da questa imbarazzante situazione… ma nulla, non mi viene in mente nemmeno una scusa che sia credibile!
“Allora?….” fa lui “come va?”
“mmh… bene… dove mi porti?”
“non lo so…”
“…ottimo! 🙂 “
“ho visto un locale su internet, ci sono commenti positivi…”
“……ok…”
“ma come si esce da questa zona?!”
“…….segui i cartelli che indicano il centro”
pensa, pensa, pensa… deve esserci una scusa plausibile!!!
Nel frattempo lui esce dalla zona, ma sembra ancora in difficoltà… “Vuoi che ti faccia strada io?”
“si, grazie… da qui non mi oriento bene…”
“non c’è problema, svolta a sinistra poi sempre dritto, al terzo semaforo….”
“qui devo svoltare a sinistra?”
“si….. svolta…. Ok…. Ora sempre dritto….”
‘in fin dei conti potrebbe essere una persona meravigliosa e… magari nascerà una bella amicizia…
Se diventiamo amici la prima cosa che gli dico è di lavare l’auto però!’
Arriviamo in questo fantomatico locale che effettivamente mi sembra carino… io avevo i piedi indolenziti e stretti nelle scarpe nuove, non vedevo l’ora di sedermi… Lui si ferma fuori, dall’altro lato della strada rispetto al locale, è lì sul marciapiede…. Osserva il locale…
“Andiamo?…” dico io
“mmmh….” Fa lui “non ti sembra troppo… affollato?”
“beh… si… c’è un po’ di gente, ma ci sono dei tavoli liberi…”
“si, ma sono tutti impettiti, tutti vestiti bene…”
“………”
“ti va se facciamo due passi”
due passi?!???? “ok…” dico, per non metterlo troppo in imbarazzo.. Finalmente riusciamo a scambiare due parole ma lui apre tanti argomenti, senza in realtà parlare di niente, non prende posizioni, non esprime idee… io resisto solo per poco poi mi arrendo “senti, io oggi ho messo delle scarpe nuove che sono davvero scomode, qui in giro non c’è nessuno… e io inizio anche ad essere stanca…..” mi preparavo a dirgli che forse potevo tornare a casa… quando lui “ci facciamo un giro in macchina?”
In auto provo a farlo parlare un po’ di sé… spero di trovare gli argomenti giusti perché mi racconti qualcosa di interessante “… come hai deciso di fare questo lavoro?”
“…così, me l’ha trovato mio padre…”
“mh. Ma ti piace?”
“si… normale…”
“cos’è normale!? Ti piace o no? Ci metti passione?”
“mi piace abbastanza, ma io volevo fare qualcosa di diverso”
“si? Cosa?”
“non lo so… una cosa diversa”
“mh… e non hai mai pensato di cambiare se non ti soddisfa?”
“…….no”
“…mh…… chi sono questi?” indico le figurine “sei tifoso?”
“si…. Giocatori”
“lo vedo che sono giocatori… di che squadra?”
“sono di mio fratello…..”
“ah! Ecco!…. hai un fratellino? Ci vai d’accordo?”
“…….si….” sembra voglia aggiungere qualcosa… ma ci ripensa…
“che c’è?” lo incoraggio
“mi stai psicanalizzando?”
“scusa!?!?!??”
“….mi fai delle domande difficili… sembra che tu voglia psicanalizzarmi!”
Sono sbigottita, gli tirerei un colpo di borsa in faccia!!! Io sono qui che non so più che pesci prendere per    cercare di risollevarlo in qualche modo e lui…!!! Roba da pazzi!! Sono furiosa!
“senti, sei lì, zitto… continui a girare per la città senza meta, non parli, non fai domande! …sto cercando di creare un minimo dialogo ma rispondi a monosillabe!!! Ti sto chiedendo che squadra tifi e che lavoro vorresti fare!! Ti sembrano domande difficili?!?!?”
“…sono domande troppo personali…”
“mi prendi in giro?”
“no….”
“ok, allora adesso falle tu le domande intelligenti, avanti…”
“…non lo so…” per un attimo provo compassione, non so se è una mia sensazione, ma sembra che si stia accartocciando sul sedile. Lo vedo piccolo, inesperto, immaturo.
“…ok, hai ragione… scusami… è che oggi sono un po’ stanca… sai, non ci sono con la testa… forse è meglio che io torni a casa”
“io voglio andare a bere qualcosa”
“…”
“dai ci beviamo una cosa e poi ti accompagno…”
“…mh”
“…dove andiamo? Dove andiamo?”
Lo guido fino ad un locale che mi è familiare. Per fortuna è vuoto.
Lui si prende una birra e io una coca cola… Mi viene da ridere e da piangere… Vorrei sbattere la testa contro al muro… Vorrei che le mie amiche uscissero da dietro al bancone urlando “SCHEEERZEEETTOO”  e invece è tutto vero… Lui è lì che si gusta la sua birra come se fosse la prima cosa familiare che vede dopo una serata che sicuramente ha vissuto come uno stress… mi fa un po’ tenerezza e mi sento cattiva per averlo “sgridato”… Ai miei occhi è un bambino… forse è la prima volta che esce con una ragazza…
Cerco di parlare solo di cose assolutamente banali… le più banali che mi vengono in mente…
I colori, il tempo, le vacanze… Lui fa qualche domanda in più, ma tende spesso a rigirarmi le mie..
Lo osservo, ridendo tra me e me per la situazione assurda in cui mi trovo, giocherello con la cannuccia spingendo la fettina del limone sul fondo e facendola risalire…
“Io voglio un’altra birra, tu prendi ancora qualcosa?”
“no grazie… 🙂 ” dico io
“daaaiii…. Prendi anche tu un’altra cosa…”
“ma no guarda, devo ancora finire questa…” e poi me ne voglio andare vorrei aggiungere
“no dai! Prendine un’altra!”
“….ok….” dico alla fine, per gentilezza.
Il cameriere ci porta un’altra birra e un’altra coca cola. Lui si scola pure la seconda, quasi d’un fiato.
Maglia nera, birra ma certo! Come ho fatto a non capire!?
“Ti piace la musica in questo locale?”
“…così così…”
” a te piace la musica metal, vero?”
“si! 🙂 anche a te?”
“no, ma qualcosa conosco”
“si? Cosa?” s’è rianimato, finalmente siamo nel suo territorio e si apre.. Io sono soddisfatta di aver dato un senso alla serata. Avevo rinunciato da subito all’idea di passare una serata piacevole e interessante, ma almeno potevo far tornare a casa quel ragazzo un po’ meno afflitto.. Mi fingo interessata a quello che dice, lo incoraggio a parlare.
“Adesso però sono davvero stanca… che ne dici di andare?”
“ma sono solo 2 ore che siamo fuori…”
Solo??????? “si, lo so, scusami… è che oggi ho avuto proprio una giornata pesante”
“ok”.
Si alza e va diretto alla cassa, io raccolgo borsa e cellulare e lo raggiungo.
“Due birre” sento che dice, poi si sposta e mi fa largo
“Non ci sono più gli uomini di una volta, eh?” scherza il proprietario del locale, facendomi l’occhiolino. Lascio cadere la battuta. “vai bella, te le offro io” incalza il tipo, brillante..
“ma va, dai…”
“ci tengo, non insistere, ti prego…”
“……..che dire? 🙂 “
“fammi un sorriso va, mi basta quello, ti ho vista un po’ annoiata”
“…grazie 🙂 ” taglio corto
Usciamo dal locale.
“ma ti ha offerto da bere!?”
“…si”
“perché?! Te lo fai?”
ecco. Ciliegina sulla torta. “no, non me lo faccio, frequento il locale…”
Quando mi lascia sotto casa ormai la parlantina gli si è sciolta…
“E’ stata una bella serata, non trovi?”
“sì…” come no!?
“mi farebbe piacere rivederti ancora…”
contaci!! “mah guarda, prossimamente sarò molto occupata con gli esami… ci si sente comunque dai… ciao ciao” scendo, schiudo lo sportello e tiro un respiro di sollievo.

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Cosa possiamo ricavare da questo articolo?

Molte cosine interessanti, e questo è la dimostrazione che dagli errori si può imparare tantissimo.

1. Sii educato

Il tipo non solo non è scesa dall’auto, ma ha pure suonato il clacson per farsi vedere?!

Quando usciamo con una ragazza per la prima volta, soprattutto se ci conosciamo poco, è buona norma scendere dall’auto e salutarsi, poi salire.

E’ normale che ad un primo appuntamento una ragazza sia un po’ intimidita, e se vogliamo far salire in auto mentre stiamo dentro le creiamo ancora più imbarazzo.

Scendi, saluta, e dopo salite: sii educato!

2. Conosci il territorio

Se è possibile gioca sempre su un territorio che conosci.

Non c’è nulla da fare, siamo animali, e ci sentiamo a nostro agio se conosciamo il territorio. Il ragazzo si sarebbe sentito più tranquillo se fossero andati in un luogo che conosceva.

Inoltre, per una donna è buona cosa vedere un uomo che ha un certo grado di controllo sull’ambiente. Sebbene infatti una ragazza possa capire che in un luogo nuovo è difficile essere completamente a proprio agio, la sua parte istintuale ne risentirà e perderai valore ai suoi occhi.

Certo, se mostri sicurezza anche in un luogo nuovo guadagni molti punti, ma se non sei così sicuro di te non ti consiglio di rischiare, soprattutto se sei anche un po’ agitato per l’appuntamento.

3. Migliora le tue capacità sociali

L’uomo è un animale sociale e non possiamo scappare da questa nostra natura. In epoca primitiva stare al di fuori della tribù significava pericolo di morte, per cui per una donna è molto importante che un uomo abbia buone capacità sociali.

Il ragazzo nel racconto mostra in varie occasioni l’esatto opposto, l’esempio più palese è il suo rifiuto di andare nel locale perché è affollato.

Capiamoci: per tutti ci sono dei momenti in cui si preferiscono luoghi tranquilli a luoghi affollati. Magari ad un primo appuntamento c’è chi preferisce un locale poco frequentato per poter comunicare meglio, ma nel caso del ragazzo sembra proprio una questione di paura, o quantomeno di disagio.

4. Scopri le tue passioni

Non è certo bello per una donna stare con un uomo senza passioni, soprattutto se lei è una persona che ne ha.

Alcuni uomini fanno una lavoro che li appassiona, altri no, i motivi possono essere molti e non è questo il luogo per discuterne.

Il punto però è: mostra ad una donna le tua passioni. Se fai una lavoro che ti piace dillo e parlane con lei. Se non sei così fortunato allora cerca qualche cosa che ti appassioni al di fuori del lavoro.

Non c’è nulla di peggio di una persona che vive la vita senza entusiasmo.

5. Impara a conversare come si deve

Tra le cose che distruggono maggiormente una conversazione troviamo domande chiuse e risposte brevi.

Preferisci domande come: “Cosa ti piace di …?” a “Ti piace …?”. La seconda domanda è chiusa e presuppone una risposta sì / no.

Preferisci risposte lunghe a quelle brevi. Se una persona ti chiede: “Ti piace …?”, non rispondere semplicemente sì o no, ma dai anche una motivazione alla tua risposta (“Sì, perché…. ” o “No, perché…”) così la conversazione continuerà mooooooooooolto più facilmente.

6. Migliora le tue capacità sociali

Io posso spiegare tantissime cose sulla seduzione, ma sono tutti concetti pressoché inutili se manchi di capacità sociali.

Il tipo di sicuro aveva carenze in merito: come cavolo fai a chiedere ad una ragazza con cui esci se si fa il barista?!?!

Per non parlare di quando lui non capisce che l’appuntamento è andato malissimo!

Quindi: sforzati di essere sempre il più socievole possibile. Crea le occasioni per conoscere persone nuove, uomini o donne che siano, ed esponiti a situazioni sociali che non conosci.

Così oltre a migliorare le tue capacità sociali, svilupperai la cosiddetta Intelligenza Sociale, una caratteristica che pochi uomini hanno e tutte le donne adorano.

Reborn

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